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I Massive Attack non sono un gruppo musicale vero e proprio, ma un gruppo di tre artisti a cui se ne aggiungono puntualmente altri creando così delle vere e proprie jam session.
Identificabili nel trip-hop, ma hanno sempre rigettato qualsiasi etichetta, appartengono a quello che viene chiamato Bristol-sound, dove questa città è una delle più fiorenti come inventiva musicale ( Portishead, ecc...) una fusione fra rap, jazz, elettrocia, soul e dub.
E' uno dei miei gruppi preferiti, conosciuti già dal loro primo album Blue Lines, anche se quasi tutto dance, ma con inserimenti interessanti di ritmi elettronici fuori dagli schemi comuni.
Una dele collaboratrici più interessanti la si vede nell'album Mezzanine, Elisabeth Fraser già dei Cocteau Twins, dove la sua voce risalta molto bene nelle loro atmosfere elettrodark, teardrop il pezzo più conosciuto.
Dall'angoscia espressionista di "Risingdon" alla depressione esistenziale di "Angel", dall'umore gotico di "Man Next Door" alla ballata soffusa di "Black Milk" (altro pezzo di bravura della Fraser al canto), le canzoni di Mezzanine spaziano tra generi diversi, inseguendo i gusti dei tre componenti del gruppo. Restano i timbri ipnotici stile "Karmacoma" (uno dei loro primi e più celebri hit) e i bassi "dub", ma, rispetto al passato, c'è un particolare accento sulla chitarra e un'evoluzione verso sonorità più complesse e oscure.
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