venerdì 6 novembre 2009

The Velvet Underground ( and Nico)



Forse se nel lontano 1967 il genio cantautoriale dell’enigmatico Lou Reed e lo stile del musicista John Cale, unito alla voce sensuale di Nico, modella d’origine tedesca, non avessero dato alla luce l’album “The Velvet Underground & Nico”, la scena musicale dei nostri giorni sarebbe profondamente diversa: mancherebbe un certo linguaggio, un certo approccio alla musica e il carattere totalmente rivoluzionario che la band di New York iniettò tra le linee del pentagramma. Questo perché i Velvet Underground, soprattutto e forse solo con due album della loro discografia, sono stati una delle band più influenti nella storia della musica rock.


Quarantadue anni fa, infatti, il gruppo newyorchese registra l’album d’esordio, nel marzo del 1967. Andy Warhol ci mette lo zampino, a partire dalla storica copertina raffigurante una banana da sbucciare e dalla quasi imposizione della voce femminile Nico. Ma, nonostante l’intrigante confezione, il disco vende pochissimo, quasi nulla. In pochissimi si accorgono della portata epica dell’album, ma quei fortunati che hanno modo di venirne in possesso, come ricorda anche un famoso aneddoto di Brian Eno, finiscono tutti col fondare una band musicale, illuminati in maniera essenziale da quei suoni così innovativi e autorevoli per l’epoca.

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