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Quando il gruppo si riunisce in uno studio di West Hampstead nel Gennaio 1973 le idee erano poche e l'unica canzone già pronta è Us And them scartata da Zabriskie Point. Secondo i ricordi di Gilmour " ci ritrovavamo in una sala prove, e Roger se ne uscì con l'idea di parlare di tutto quanto può portare la gente alla pazzia".
Roger Water a proposito dice: " Un tema che corre per tutta l'opera, la vita esemplificata dal battito del cuore, e così via fino alle pressioni anti-vitali".
Con sole e luna a simboleggiare la vita e la morte, il buio e la luce, Waters elenca i modi e i tempi di questa pazzia, quella che in Time definisce " una quieta disperazione, al modo inglese".
E' un Waters già amaro e sarcastico e il gruppo lo segue bene, ma senza gli eccessi delle produzioni successive . La musicalità è morbida, sintetizzatori discreti e slide di chitarra ampi, o di sognante chitarra solista.
Sul finire dell'opera, in panorami sempre più sconsolati. sfocia la follia di un Lunatic che ricorda da vicino il sempre incombente Syd Barrett.
C'è spazio anche per un qualcosa di inconsueto Money, forse il primo pezzo di successo su ritmo 7/4, dove l'inizio dei registratori di cassa è stato registrato più volte, alla ricerca di una perfezione quasi maniacale.
La fortuna commerciale di THE DARK SIDE OF THE MOON è quasi subitanea. Disse Roger Waters: "ci ha dato un mucchio di soldi questo album, ma noi non lo sentivamo diverso dagli altri, abbiamo soltanto raccontato il nostro punto di vista...come sempre del resto. Ma ha anche mutato, per sempre, la personalità dei Pink Floyd."
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