martedì 27 ottobre 2009

Semplicemente un grande mito - Neil Young






E' sempre stato un mio convincimento: Neil Young ha sempre avuto tantissimo da dire, ed ha parlato, finora, a tre generazioni.
Ha parlato dei loro/nostri problemi esistenziali ma soprattutto politici.
Dalle rivolte degli studenti in Ohio, memorabile l'intervento al South by South West Festifal dove ha dato una vera e propria lezione di politica ai giovani presenti, fino alle ballate Hippy per arrivare all'ultimo album aggiornabile in continuazione via internet.


Pioniere della musica californiana ( lui canadese) ha fatto soprattuo pensare, oltre che sognare, la '68 generation di tutto il mondo.
Mai nessun attimo di cedimento nonostante la sua vita privata sia travagliata dall'avere un figlio handicappato e lui sofferente di epiilessia.


Un mito vivente, un icona del rock, un esempio per tutti noi.
Chi non ha immaginato essere ad una manifestazione, oppure sentirsi la carica di dire e urlare al mondo la nostra rabbia quando ascoltavamo le sue canzoni.


Forse è uno dei pochi cantautori, forse l'unico, a comporre canzoni per il film della nostra vita.

Ohio:

Nixon sta arrivando con i (suoi) soldatini di piombo
e noi finalmente siamo (uniti) da questa parte.
In questa estate sento il rullo dei tamburi,
quattro morti nell'Ohio.

Dobbiamo rendercene conto,
i soldati ci stanno prendendo a fucilate,
"dovevano farlo già molto tempo fa"

Cosa diresti se tu la conoscessi
e la trovassi morta per terra,
come puoi scappare quando lo sai?

Dobbiamo rendercene conto,
i soldati ci stanno prendendo a fucilate,
"dovevano farlo già molto tempo fa"

Cosa diresti se tu la conoscessi
e la trovassi morta per terra,
come puoi scappare quando lo sai?
Nixon sta arrivando con i (suoi) soldatini di piombo
e noi finalmente siamo (uniti) da questa parte.
In questa estate sento il rullo dei tamburi,
quattro morti nell'Ohio.



Lorenzo

venerdì 23 ottobre 2009

Dedicato a J.Black - BMS

A Richard Wright......e a me stesso....Summer '68



« Nessuno può sostituire Richard Wright. È stato il mio partner musicale e amico. Nelle discussioni su chi o cosa fossero i Pink Floyd, il contributo enorme di Rick è stato spesso trascurato. Era gentile, modesto e riservato ma la sua voce profonda e il suo modo di suonare erano vitali, magiche componenti del nostro riconoscibile sound. Non ho mai suonato con nessuno come lui. L'armonia delle nostre voci e la nostra telepatia musicale sono sbocciate nel 1971 in Echoes. A mio giudizio tutti i più grandi momenti dei Pink Floyd sono quelli in cui lui è a pieno regime. Dopo tutto, senza Us and Them e The Great Gig in the Sky, entrambe composte da lui, cosa sarebbe stato The Dark Side of the Moon? Senza il suo tocco pacato l'album Wish You Were Here non avrebbe funzionato molto. Nei nostri anni di mezzo, per vari motivi lui ha perso la sua strada per qualche tempo, ma nei primi anni Novanta, con The Division Bell, la sua vitalità, brillantezza e humor sono ritornati e la reazione del pubblico alle sue apparizioni nel mio tour del 2006 è stata tremendamente incoraggiante, ed è un segno della sua modestia che quelle standing ovation siano giunte a lui come una grande sorpresa (sebbene non al resto di noi). Come Rick, non trovo facile esprimere i miei sentimenti con le parole, ma lo amavo e mi mancherà enormemente. »

David Gilmour

Echoes - Pink Floyd





In alto l'albatro sta immobile sospeso nell'aria,
e giù nel profondo dei flutti
in labirinti di caverne coralline
l'eco di un tempo remoto giunge
tremante attraverso le sabbie,
ed ogni cosa è verde sotto il sole;

e nessuno ci mostra alla terra,
e nessuno sa i dove o i perché
ma qualcosa è all'erta, qualcosa si muove
e comincia a salire verso terra

Stranieri passano in strada
per caso due sguardi diversi si incontrano,
ed io sono te, e ciò che vedo sono io,
e ti prenderò per mano per guidarti nel paese,
ed aiutami a capire meglio che posso

e nessuno ci chiama a vedere l'alba,
e nessuno ci fa abbassare gli occhi,
e nessuno parla, nessuno cerca,
nessuno vola intorno al sole

Serena, ogni giorno ti mostri
ai miei occhi che si destano,
m'inviti, guardandomi, ad alzarmi,
e dal muro, attraverso la finestra
arrivano ondeggiando su ali di raggi di sole
un milione di ambasciatori splendenti del mattino

e nessuno mi canta ninne nanne
e nessuno mi fa chiudere gli occhi
così spalanco le finestre
e nuoto fino a te, attraverso il cielo

giovedì 22 ottobre 2009

Dedicato a Richard Wright ad un anno dalla scomparsa






RIP Rick Wright (1943 - 2008) - MyVideo

lunedì 19 ottobre 2009

Ryuichi Sakamoto



Ryuichi Sakamoto si muove nell’alveo dell’elettronica giapponese. Da un lato l’immersione nei suoni poco comuni e in una musica che vuole comunicare il continuo flusso di dati in cui siamo immersi ad opera di quella che è una figura di spicco dell’elettronica giapponese e mondiale e dall’altra, invece, le emozioni e le tinte calde dei suoni di uno degli artisti più richiesti dell’elettronica.


Sakamoto collabora alle produzioni di numerosi artisti britannici e non, specialmente con David Sylvian, intervenendo nella produzione di quasi tutti i suoi album. Tra le altre collaborazioni si annoverano quelle con Iggy Pop, Caetano Veloso, Thomas Dolby, Youssou N'Dour.
Il compositore elettronico Ryuichi Sakamoto è nato il 17 gennaio 1952 a Tokio. Dopo aver studiato musica elettronica, Sakamoto è diventato famoso come frontman del trio art pop Yellow Magic Orchestra, una band che è stata spesso paragonata ai tedeschi Kraftwerk.
Dopo che i YMO si sciolsero nel 1982, Sakamoto ha intrapreso la carriera solista.Ha anche scritto le colonne sonora per numerosi film, tra cui “Merry Christmas, Mr. Lawrence” ( Furyo), e la colonna sonora dell'Ultimo Imperatore, vincendo l'oscar per la musica.

Scrive poi le musiche di "Un tè nel deserto", "Tacchi a spillo", "Il piccolo Buddha", "Omicidio in diretta", "Femme fatale".Parallelamente alla sua carriera di compositore, Sakamoto ha intrapreso anche quella di attore, apparendo in "Furyo", "L'ultimo imperatore" e nel video di Madonna "Rain".

sabato 10 ottobre 2009

Pearl Jam - Jeremy

Rem - The Great Beyond

giovedì 8 ottobre 2009

The Smashing Pumpkins - Stand Inside Your Love


Traduzione testo:
Tu ed io
Destinati ad essere
Immutabili
Impossibili
È destino
Pura demenza
Imprevedibile
Insopportabile
Ma per l'ultima volta
Tu sei tutto quello che voglio e che ho chiesto
Sei tutto quello che ho sempre sognato
Chi non vorrebbe essere la persona che ami
Chi non vorrebbe stare nel tuo amore
Protetto e l'amante di
Un'anima pura e della tua bellissima persona
Non fare supposizioni
Non sentirmi ora
Respirerò
Per entrambi
Viaggia per il mondo
Attraversa i cieli
La tua casa è qui
Nel mio cuore
E per la prima volta
Mi sento come se fossi rinato
Nella mia mente
Rigenerato come un bimbo e un saggio mistico
Chi non vorrebbe essere la persona che ami
Chi non vorrebbe stare nel tuo amore
E per la prima volta
Ti sto dicendo quanto né ho bisogno e sanguino per
Ogni tua mossa e suono del risveglio
Nel mio tempo
Avvolgerò i miei fili attorno al tuo cuore e alla tua mente
Tu sei mia per sempre ora
Chi non vorrebbe essere la persona che ami e per cui vivi
Chi non vorrebbe stare nel tuo amore e morire per questo
Chi non vorrebbe essere la persona che ami

( Il mistero dell'amore è grande tanto quanto il mistero della morte. O.Wilde)

mercoledì 7 ottobre 2009

Riflessione su David Sylvian



Uno dei punti di forza di David Sylvian è che si è sempre spinto molto più avanti nella ricerca musicale.
Collaborando con artisti d'avanguardia di livello mondiale come Robert Fripp,R.Sakamoto, Brian Eno e altri è sempre stato un passo più avanti di tutti.
Definito come un " minimalista" la sua ricerca stilistica sia della musica che dei testi lo a portato ad essere studiato in qualche unversità USA come un artista che non ha tempo.

Nei suoi concerti dal vivo non impiega tantissimi effetti visivi.
La sua opera si visualizza attraverso le orecchie, l'ascolto delle sue sonorità, sempre nuove e coinvolgenti. Insomma quella musica che ti fa si sognare ma anche pensare.
Io l'ho sempre definito come uno dei musicisti più intelligenti del panorama musicale, raffinato e elegante, mai fuori misura.

Si è aperto tutte le porte della sperimentazione, senza paura, pur sapendo che avrebbe potuto perdere per strada il suo pubblico che fin dai tempi dei Japan lo ha sempre apprrezzato e soprattutto capito.

Lorenzo