giovedì 19 novembre 2009

Massive Attack



I Massive Attack non sono un gruppo musicale vero e proprio, ma un gruppo di tre artisti a cui se ne aggiungono puntualmente altri creando così delle vere e proprie jam session.
Identificabili nel trip-hop, ma hanno sempre rigettato qualsiasi etichetta, appartengono a quello che viene chiamato Bristol-sound, dove questa città è una delle più fiorenti come inventiva musicale ( Portishead, ecc...) una fusione fra rap, jazz, elettrocia, soul e dub.
E' uno dei miei gruppi preferiti, conosciuti già dal loro primo album Blue Lines, anche se quasi tutto dance, ma con inserimenti interessanti di ritmi elettronici fuori dagli schemi comuni.





Una dele collaboratrici più interessanti la si vede nell'album Mezzanine, Elisabeth Fraser già dei Cocteau Twins, dove la sua voce risalta molto bene nelle loro atmosfere elettrodark, teardrop il pezzo più conosciuto.




Dall'angoscia espressionista di "Risingdon" alla depressione esistenziale di "Angel", dall'umore gotico di "Man Next Door" alla ballata soffusa di "Black Milk" (altro pezzo di bravura della Fraser al canto), le canzoni di Mezzanine spaziano tra generi diversi, inseguendo i gusti dei tre componenti del gruppo. Restano i timbri ipnotici stile "Karmacoma" (uno dei loro primi e più celebri hit) e i bassi "dub", ma, rispetto al passato, c'è un particolare accento sulla chitarra e un'evoluzione verso sonorità più complesse e oscure.

sabato 7 novembre 2009

Linkin' Park - Oltre il nichilismo



Quando il nichilismo non è urlato fine a se stesso perchè di moda ma per affermare una volontà di cambiamento, per amore di se stessi, per amore dell'amore stesso.
I Linking Park, il cui nome deriva dai vari Lincoln Parks che ogni città Usa possiede, nascono verso la fine degli anni 90.



Già a pelle mi piacquero subito, l'intensita e la potenza della voce del cantante Chester Bennington mi fece mettere alla ricerca dei loro testi che trovai interessanti e con molta sostanza, non le solite parole urlate al vento apparentemente impegnate.
Denuncia della società USA, della guerra in Iraq, delle violenze della polizia sono i temi comuni di questo gruppo californiano.



Un fantastico mix di Rap, Metal, New Metal, Rock fanno di questo gruppo di ragazzi californiani uno dei miei gruppi attualmente preferiti.




New Divide

Mi ricordo di cieli neri
di fulmini tutto attorno a me
mi ricordavo ogni baleno di luce
appena quando il tempo cominciò a bruciare
come un segno sconvolgente
il destino mi aveva trovato alla fine
e la tua voce è tutto ciò che ho sentito
e diceva che ottengo solo ciò che merito

Allora dammi una ragione
per dimostrare che ho torto
per lavare questa memoria pulita
lascia che i pensieri attraversino
la distanza nei tuoi occhi
dammi una ragione
per riempire questo vuoto
con cose senza vita in mezzo
fatti bastare
il voler trovare verità e bugie
attraverso questa nuova divisione

Non cera niente allinterno
i ricordi erano stati abbandonati
non cera un posto dove nasconderli
le ceneri sembravano neve
e la terra si è arresa
nel punto dove ce ne stavamo
e la tua voce è tutto ciò che ho sentito
e diceva che ottengo solo ciò che merito

Allora dammi una ragione
per dimostrare che ho torto
per lavare questa memoria pulita
lascia che i pensieri attraversino
la distanza nei tuoi occhi
attraverso questa nuova divisione

Ed ogni perdita
ed ogni luce
in ogni verità che neghi

ed ogni rammarico
ed ogni addio
era un errore, un modo per nascondersi
e la tua voce è tutto ciò che ho sentito
e diceva che ottengo solo ciò che merito

Allora dammi una ragione
per dimostrare che ho torto
per lavare questa memoria pulita
lascia che i pensieri attraversino
la distanza nei tuoi occhi
dammi una ragione per colmare questa speranza
con cose senza vita
con cose senza vita in mezzo
fatti bastare
il voler trovare verità e bugie
attraverso questa nuova divisione
attraverso questa nuova divisione
attraverso questa nuova divisione


venerdì 6 novembre 2009

The Velvet Underground ( and Nico)



Forse se nel lontano 1967 il genio cantautoriale dell’enigmatico Lou Reed e lo stile del musicista John Cale, unito alla voce sensuale di Nico, modella d’origine tedesca, non avessero dato alla luce l’album “The Velvet Underground & Nico”, la scena musicale dei nostri giorni sarebbe profondamente diversa: mancherebbe un certo linguaggio, un certo approccio alla musica e il carattere totalmente rivoluzionario che la band di New York iniettò tra le linee del pentagramma. Questo perché i Velvet Underground, soprattutto e forse solo con due album della loro discografia, sono stati una delle band più influenti nella storia della musica rock.


Quarantadue anni fa, infatti, il gruppo newyorchese registra l’album d’esordio, nel marzo del 1967. Andy Warhol ci mette lo zampino, a partire dalla storica copertina raffigurante una banana da sbucciare e dalla quasi imposizione della voce femminile Nico. Ma, nonostante l’intrigante confezione, il disco vende pochissimo, quasi nulla. In pochissimi si accorgono della portata epica dell’album, ma quei fortunati che hanno modo di venirne in possesso, come ricorda anche un famoso aneddoto di Brian Eno, finiscono tutti col fondare una band musicale, illuminati in maniera essenziale da quei suoni così innovativi e autorevoli per l’epoca.