martedì 22 dicembre 2009

R.E.M.




I REM sono un gruppo musicale proveniente da Athens ( Georgia).
Nel 1982 iniziarono i primi concerti negli oratori e in locali di dubbio gusto, ma di cui mai si vergognarono di aver suonato.
REM, che significa Rapid Eyes Movement, a significare i movimenti degli occhi mentre si sogna. Ed un sogno è la loro musica, fatta di un mix fra rock e New Wave, molto particolare sia nelle sonorità che nella voce di Michel Stipe.

Athens - sessantamila abitanti di cui ventimila studenti - già patria degli eccentrici B-52'S. Una terra impregnata della letteratura sudista di William Faulkner e di una ricca tradizione di fiabe noir. "La Georgia sembra un deserto culturale: la attraversi in auto e vedi solo una fila di McDonald's e centri commerciali. Ma se guardi due isolati piu' indietro, troverai la vera natura delle cose".

Dal sostegno al Tibet oppresso alla lotta contro l'Aids, dalle battaglie ecologiste alle campagne per i democratici, intanto, gli Rem non perdono occasione per fare politica. "Negli Usa siamo etichettati come un gruppo radicale - raccontano -. In realtà saremmo moderati, ma nell'era di Reagan e di Bush non restava che essere radicali". In piena guerra del Golfo, esplode l'album del trionfo mondiale, Out Of Time (1991), oltre 15 milioni di copie vendute, numero 1 nelle classifiche Usa e un'introduzione apocalittica: "Il mondo sta collassando intorno alle mie orecchie". Un verso che suona come una condanna. "

lunedì 14 dicembre 2009

Serravalle Outlet in Jazz 2009

Fine luglio.....si fa testa o croce per chi deve andare al "Serravalle Festival in Jazz"..... vince Loren e poi io vivo nei paraggi quindi.....
Torno a casa accompagnato da un po' di incertezza (non sono un grande conoscitore di jazz).... squilla il telefono: la mia compagna ha il programma del Festival. Ad aprire le danze il 5 agosto ci sono i mitici MANHATTAN TRANSFER per la loro prima apparizione assoluta in Italia!!! La colonna sonora del nostro amore...dobbiamo andare.

Non ancora del tutto convinto, perchè temo che gli anni abbiano segnato la band newyorkese, vengo subito smentito al primo attacco! TIM HAUSER da dietro le quinte dirige alla grande i compagni supportati, per altro, da musicisti di primordine per un grande spettacolo: da SO YOU SAY passando per THE JUNGLE PIONEER a SINA eseguita come bis che mi fa impazzire, batticuore!!! Parlando con Gino Fortunato (l'organizzatore) dico se il buon giorno si vede dal mattino chissà cosa devo aspettarmi... "vedrai" mi dice.

Seconda serata: è il turno di TULLIO DE PISCOPO.

Il genio del batterista napoletano non si discute , però due ore di sole percussioni (nonostante un ottimo CLAUDIO CAPURRO al sax) risultano un pò pesanti ed anche i dialoghi con il pubblico hanno un carattere forse troppo popolare. TULLIO si riscatta alla grande quando esegue AKEBONO suonando l'Hang Drum, uno strumento fattosi costruire in Thaylandia, con una sonorità onirica quasi new age per questo pezzo dedicato alla madre: bello.
Gran finale con il pezzo che lo ha fatto triofare al Drum Festival di Parigi, un rifacimento davvero pirotecnico del CARMINA BURANA di C. Off.






Nelle serate successive RAY MANTILLA, DADO MORONI e JERRY BERGONZI mi fanno capire che il jazz, specie dal vivo, è proprio grande musica. Che si trattasse di vera musica ne parlavo con MAURIZIO ROLLI, complimentandomi, al termine del suo concerto con OTMANO RUIZ, in attesa della guest star della serata: MARIO BIONDI.

Il nostro italianissimo cantante, essendo un nome di richiamo, ha fatto il sold out! Circa 6000 persone hanno assiepato la piazza principale del centro commerciale.
BIONDI fa della voce un vero e proprio strumento.






Martedì 11 agosto sono rimasto stregato da BILLY COBHAN!!

Il batterita sessantacinquenne panamense è stato accompagnato da musicisti di elevato tasso tecnico, tra cui il bassista che definire incredibile è riduttivo e un percussionista che ha fatto vivere nel vero senso della parola ogni tipo di oggetto e ci ha tenuti "incatenati" due ore per una performance adrenalinica. Stratosferico!


Il maestro FRANCO CERRI ci ha fatto inchinare davanti alla sua musica di grande spessore culturale.

La musica da film è stata protagonista il giorno 13 con EUMIR DEODATO. Il compositore brasiliano, per chi non lo sapesse, è stato autore della colonna sonora del film "2001 odissea nello spazio" di Stanley Kubrick capostipite incontrastato della moderna fantascienza.

14 agosto un nome che dice tutto: STANLEY JORDAN.

L'eclettico ed eccentrico chitarrista americano, dopo circa un decennio di vita quasi ascetica, si è presentato al top della forma per un' esibizione di tutto rispetto. Impressionante e personalissimo il modo di percuotere le corde dello strumento per un suono inconfondibile e particolare. Chapeau!






Sabato 15 è il turno di RAY GELATO...... l'americanissimo (nonostante il nome) saxofonista e cantante che vive a Londra ci ha condotto nell'atmosfera gangster e pre guerra mondiale in modo coinvolgente per uno show davvero positivo!

Il festival si chiude domenica 16 con l'esibizione dei QUINTORIGO che ripercorrono la vita e la musica di C. Mingus. Per palati troppo fini.

Basta vedere il nome degli artisti che si sono alternati sul palco per capire che è stata una manifestazione di qualità! Grazie agli organizzatori per averci regalato (l'ingresso era gratuito) due settimane di grande musica.

L'unica incognita è per il futuro. Si potrà fare meglio? G. Fortunato dice di si..... un nome una garanzia.

.... e un grazie a Loren per aver vinto a testa o croce.....